Il metodo: Metodo pedagogico della motricità e delle relazioni verbali
Il trattamento motorio-verbale consente l’apprendimento del modello emissivo per superare i blocchi della
parola, le ripetizioni, le esitazioni ed i prolungamenti; Il trattamento respiratorio consente l’apprendimento
della corretta respirazione finalizzata ad evitare l’apnea fonica; Gli esercizi articolatori favoriscono
l’impostazione del giusto tono e ritmo della parola; Il rilassamento muscolare: consente di rilassare tutti i
muscoli coinvolti nella fonazione e nella respirazione poiché durante l’episodio di balbuzie possono andare
incontro a spasmo. Si interviene inoltre nella prestazione relazionale e ciò consente di sviluppare la capacità
di crescita comunicativa eliminando fobie nella relazione parola-prestazione. Nella prima fase attraverso
l’apprendimento degli esercizi si insegna a reimpostare correttamente la pronuncia di tutte le sillabe
attraverso il modello emissivo. Si iniziano così a formulare piccole frasi lentamente per poi arrivare alla
lettura e quindi alla realizzazione un eloquio fluido e scorrevole. L’approccio tecnico è naturalmente
affiancato da un idoneo supporto psicologico-comportamentale per: la gestione dell’ansia da prestazione,
dell’emotività, tensione nervosa e di tutte quelle problematiche legate al disturbo. Il successo di tale
trattamento favorisce la desensibilizzazione continua del vissuto negativo rispetto alle situazioni pregresse
di blocco affinché il soggetto riacquisisca autostima e fiducia in se stesso. L’approccio rieducativo al
linguaggio viene perfezionato dal coinvolgimento della famiglia e della scuola che insieme al terapeuta
costituiscono l’unità inscindibile di equipe.
Il trattamento è composto da due modelli integrati: il primo tecnico, il secondo psicologico
cognitivo-comportamentale.
La tecnica che viene insegnata è centrata su ciò che la teoria postula come la causa principale della balbuzie.
Quando si parla le vie aeree sono sempre ostruite.
Le strutture del linguaggio realizzano questa ostruzione perché si formi la pressione d’aria
necessaria a produrre il suono.
La pressione d’aria nei polmoni è la forza portante del linguaggio, detta “flusso”.
Durante il processo di maturazione il bambino impara ad inibire l’insorgenza del riflesso di dilatazione delle
vie aeree e sotto tensione il cervello interpreta il formarsi della pressione d’aria necessaria per il linguaggio
come un’ostruzione delle vie aeree in modo da far emergere automaticamente il riflesso
della balbuzie invece della fluenza verbale.
Il fenomeno rientra nel principio generale secondo cui anche i controlli inibitori appresi possono essere
perduti e le corde vocali vanno incontro ad irrigidimento.
Nel soggetto affetto da balbuzie non c’e’ compromissione dell’apparato bucco-fonatorio né ci sono
alterazioni delle vie nervose motorie o muscolari.
L’alterazione riguarda la componente fonetica cioè la capacità di realizzazione articolatoria dei suoni con la
comparsa di errori nella produzione,uso od organizzazione degli stessi,distorsione oppure omissione.
La terapia intensiva previene la formazione del riflesso condizionato alla balbuzie in risposta ad una tensione
quindi impedisce la formazione del blocco della parola,elimina le ripetizioni , i prolungamenti e le
interruzioni.
Interviene inoltre con una idonea rieducazione al corretto ritmo della parola ed articolazione dei suoni e
reimpostando una corretta respirazione.
Nella terapia di gruppo si realizza un proficuo supporto, il confronto e la crescita personale
al fine di acquisire motivazione e sicurezza per il reinserimento sociale.
A livello psicologico comportamentale si interviene sull’ansia da prestazione, sulla tensione nervosa ed
emotività per la crescita dell’autostima e della motivazione affinché l’allievo diventi PROTAGONISTA
DELLA SUA PAROLA.