La lingua, la scrittura e le altre attività umane e della fantasia sono i prodotti della cognizione. Tuttavia, secondo S.Pinker, la capacità di parlare è una funzione genetica.
Come fa, infatti, un bambino di quattro anni a padroneggiare una struttura complessa e articolata come il linguaggio? Questo fenomeno è dovuto alla genetica, o è un lento processo di acquisizione infl uenzato dall’ambiente in cui il soggetto si ritrova, suo malgrado, a vivere? La ricerca scientifi ca suggerisce la possibilità di pensare a una vera e propria combinazione tra genetica e apprendimento dato che l’ambiente infl uisce davvero sulla struttura del cervello, ma esiste anche una base genetica nella capacità di parlare, ovvero, l’abilità di servirsi del linguaggio già subito dopo la nascita per comunicare agli altri i propri bisogni.
L’espressione iniziale delle necessità non sarà espressa da parole, ma ad ogni modo anche un neonato tramite mezzi e tecniche più semplici e primitive sarà in grado di farsi comprendere. Proprio per le ragioni citate possono esistere, e sono eff ettivamente esistite, diff erenze tra gruppi umani, defi nite dal patrimonio genetico di ogni individuo. Il cervello eredita certe attitudini o comportamenti solitamente indispensabili per la vita, come la possibilità di rapportarsi con gli altri ed ovviamente la necessità, ma soprattutto la capacità, di comunicare che dipendono, a loro volta, dagli stimoli ambientali come ad esempio la socializzazione, o comunque sono dovute alla presenza di altre persone a cui inviare il proprio messaggio. Altre volte l’attitudine ereditata è molto specifi ca, per esempio nella musica o nella matematica, ma bisogna tener presente che non si possono separare le capacità genetiche dall’infl uenza che un determinato ambiente esercita, appunto, proprio sulle stesse attitudini dovute alla genetica. Dunque, ci sono facoltà che non si attivano se non in un ambiente familiare o scolastico che ne favorisce la comparsa e l’operatività. Proprio a questo proposito R. Sazolsky diceva: «I geni determinano certi comportamenti in ambienti determinati». L’eredità genetica è una potenzialità che può attivarsi con l’ambiente o, al contrario, anestetizzarsi.