La balbuzie è un problema che colpisce grandi e piccoli. Condiziona la vita nell’organizzazione sociale. Le motivazioni si possono rintracciare nella predisposizione geneticamente determinata o acquisita. Ne parliamo con il dott. Marco Santilli
Sono le parole di Donatello, ex balbuziente, che, grazie all’innovativo programma terapeutico del dottor Marco Santilli, ha oggi ritrovato il gusto della parola e del discorso.
Si narra che afflisse grandi personaggi della storia come Demòstene. Eppure, proprio come nel caso del grande oratore greco, non ha certo impedito di poter esprimere senza alcuna difficoltà i propri pensieri e le proprie convinzioni, in barba a tutti coloro che nel corso dei millenni erano soliti individuare questo tipo di disturbo come un chiaro segno di ritardo mentale o, peggio ancora, di follia.
Oggi la balbuzie è un problema ben conosciuto alla scienza medica ed efficacemente trattato grazie alla moderna ortofonia e logopedia o a metodi davvero innovativi come quello adottato dal dottor Marco Santilli, fondatore del Centro Specialistico per l´Eliminazione della Balbuzie di Roma e Presidente dell´Associazione Italiana “La Nuova Parola” che opera attivamente nella Riabilitazione Sociale dell´ex balbuziente.
Il suo metodo, riconosciuto a livello internazionale e più volte oggetto di importanti trasmissioni televisive come “Uno Mattina”, “TG2 Salute” e “Medicina 33”, interviene su più fronti e tiene conto di tutte le problematiche associate a questo disturbo del linguaggio (difficoltà nei rapporti interpersonali, passività/aggressività, bassa autostima, esitazione di fronte alle difficoltà, difficoltà nell´esprimere le emozioni e predisposizione a sviluppare fobie) e mira soprattutto a mantenere nel tempo la fluenza nella parola.
“Mi occupo di balbuzie e rieducazione del linguaggio da oltre venti anni; ed è un problema che mi sta veramente a cuore, essendo io stesso un ex balbuziente”, spiega il dottor Santilli. “Il centro specialistico per l´eliminazione della balbuzie che io dirigo e del quale sono responsabile su tutto il territorio nazionale svolge le seguenti attività: organizza corsi intensivi perla cura della balbuzie per tutte le età, si occupa di rieducazione nelle disabilità verbali e di ricerca scientifica, finalizzata all´elaborazione di metodologie innovative che garantiscono la definitiva risoluzione del problema della balbuzie”.
E, più in particolare, in cosa consiste il vostro approccio terapeutico?
“L´intervento terapeutico è suddiviso in quattro differenti ambiti: valutazione, trattamento, trasferimento e follow-up. Si inizia con una valutazione generale che tiene conto della diagnosi clinica, della classificazione di gravità, dell´identificazione delle condizioni che mantengono o esacerbano il disordine e della definizione delle misure per cui il balbuziente ricorre a condotte di esitamento o di fuga dalle situazioni temute. Inoltre, viene anche valuta la presenza di prerequisiti al trattamento, quali l´emotività, la sensibilità nel soggetto e le risposte che dà alla tecnica, attraverso la motivazione e la disponibilità al cambiamento.
La seconda fase prevede invece l´applicazione della terapia adatta al paziente e alla sua personalità. Tra i primi obiettivi vi è la riduzione della frequenza degli episodi di balbuzie e la riduzione della loro gravità; successivamente, cerchiamo di intervenire sulla riduzione delle cosiddette condotte di fuga dalle responsabilità, sottoponendo il soggetto a differenti cambiamenti di routine. L´aiuto che noi forniamo mira anche a contrastare la naturale reticenza dell´allievo ad aumentare la frequenza delle attività sociali e le sue relative occasioni d´ansia da prestazione verbale. La nostra terapia comprende infatti anche counseling verso le persone che vivono con il balbuziente o che sono per lui significative.
La terza fase è quella definita di trasferimento in cui al paziente viene chiesto di trasmettere gradualmente il suo comportamento verbale appreso all´interno dell´aula nel mondo scolastico e familiare
Quindi il risultato è garantito?
“Il nostro approccio terapeutico è programmato per un recupero rapido, e mirato soprattutto all´elevazione del tasso di motivazione e all´impegno alla continuità. All´interno del nostro programma è previsto infatti un efficacissimo periodo post-trattamento di due anni in cui l´allievo viene aiutato a conservare nel tempo gli ottimi risultati ottenuti con il trattamento terapeutico. Per mezzo dell´esposizione sistematica e ripetuta a nuovi compiti motori e linguistici in vari ambienti aiutiamo il paziente a contrastare con i propri mezzi la tendenza alla ricaduta. In questo modo il recupero è elevato, sicuro e permanente”.
Ed è possibile avere una vita normale?
“Assolutamente sì. Vorrei a tal proposito citare il caso di Donatello, per cui la balbuzie rappresenta solo un brutto e lontano ricordo. Oggi Donatello, impiegato di banca, è una persona completamente rinnovata nel suo modo di essere, che ha finalmente ritrovato il gusto della parola e del discorso”.