Dalla balbuzie si guarisce con un approccio multidisciplinare al disturbo
Il linguaggio è una funzione della mente, ma parallelamente è anche un vero e proprio atto motorio. Si tratta quindi di una modalità di espressione molto complessa, nella quale, inevitabilmente, vanno ad interagire tantissimi fattori che devono mantenersi in equilibrio. Il linguaggio verbale e, dunque, anche il disagio della balbuzie vanno letti in termini multidimensionali, poiché sono frutto delle continue interazioni dell’individuo con l’ambiente che lo circonda e con gli impulsi psicologici che ne derivano e dunque mal si addice a soluzioni generalizzate. La balbuzie è però un problema che colpisce grandi e piccoli, condizionando la vita di tutti i giorni e compromettendo le relazioni sociali. Per questo motivo diagnosticarla e curarla sin dal suo manifestarsi è davvero molto importante. La terapia idonea mira a riconoscere il potenziale individuale, i molteplici rapporti tra psiche e comunicazione umana, le caratteristiche strutturali e caratteriali ed il potenziale di educabilità, al fine di ottimizzare la terapia nella sua interezza. Per tutti questi motivi il punto di partenza dev’essere l’analisi dell’espressività motoria, per ricavare preziosissime e particolareggiate informazioni sulle difficoltà, per esempio, nella occlusione verbale, nella vibratilità delle labbra, nella chiusura della bocca, nella motilità linguale, nel dinamismo respiratorio (che dovrebbe diventare negli allievi una costante che procede di pari passo alla crescita della padronanza di sé). Parallelamente è necessaria l’analisi del ritmo e della frequenza respiratoria, poiché i movimenti del corpo e le emozioni sono manifestazioni intimamente legate. La balbuzie ne compromette l’equilibrio: dunque è in questa direzione che la si affronta. Una direzione che richiede una terapia che porti in equilibrio l’esperienza interiore di ogni ricerca di conoscenza ed emotività con ogni espressione dinamica e d’istantaneità del nostro corpo. Spesso chi balbetta ha una grande precocità e rapidità nella formazione dei pensieri che non corrispondono e non si armonizzano al movimento dei suoi muscoli fonatori. La balbuzie molte volte si può definire come il frutto di un avanzato sviluppo intellettivo rispetto alla possibilità psicomotoria di espressione. Curare la balbuzie è portare il paziente, attraverso un percorso assolutamente personalizzato, alla sintonia tra sviluppo organizzativo-motorio ed emotivo-relazionale.