Tra i 2 e i 6 anni i momenti di frustrazione comuni con la balbuzie sono temporanei ed è facile che i bambino li dimentichi in fretta. Intorno ai 5/7 anni i bambini, di solito, rimangono positivi nei confronti delle proprie capacità verbali.
Commenti come “sei bravo a parlare”, oppure “sai raccontare storie davvero lunghe e interessanti”, detti ad un bambino diventano, per quest’ultimo, la realtà. Questo avviene per mezzo dell’effetto pigmalione: tutto ciò che un genitore, o un insegnante, dicono al bambino lo condiziona e fa si che il bambino diventi o si comporti così come gli viene detto di essere o comportarsi. Un tale potere cognitivo sul bambino può e deve essere sfruttato per intervenire sulle disfluenze verbali prima dell’intervento operazionale con il terapeuta. La balbuzie è ciclica e dimensionale ed un’idea sulla propria parola come descritta dall’insegnante, pur se in momenti di disfluenza, aiuta molto a diminuire il tasso di disfluenza verbale stesso.
Tra i 2 e i 6 anni i momenti di frustrazione comuni con la balbuzie sono temporanei ed è facile che i bambino li dimentichi in fretta. Intorno ai 5/7 anni i bambini, di solito, rimangono positivi nei confronti delle proprie capacità verbali, sebbene inizino a vivere e generare autorappresentazioni di se stessi, rendendosi conto del problema.